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A Tirana, il 23 e 24 gennaio 2014, un appuntamento italo-albanese nel segno della Letteratura

Terzapagina. A Tirana appuntamento italo-albanese nel segno della letteratura

La Puglia, per molti scrittori, non è stata soltanto lo storico approdo che ha legato indissolubilmente due culture bagnate dallo stesso mare: ha influenzato la loro letteratura e ispirato profondamente le loro penne. Parallelamente al movimento che ha caratterizzato questi anni di scambi, si è sviluppato il filone – da tempo oggetto di studi e approfondimenti – legato alla letteratura migrante.

L’obiettivo degli autori, editori, docenti, critici ed esperti che prenderanno parte al convegno è quello di creare un clima di dialogo tra le due sponde dell’Adriatico che superi proprio il tradizionale concetto di letteratura migrante, intesa solo come strumento per dare voce ai cittadini stranieri.

Il convegno nasce infatti come un tentativo far conoscere un fenomeno molto interessante: la formazione di un nutrito gruppo di scrittori albanesi-italiani, talenti individuali, ma allo stesso tempo portavoce importanti della migrazione albanese. Questi autori, quasi sconosciuti in terra natia, sono invece autori affermati in Italia.
Essi scrivono quasi tutti in italiano, e alcuni in ambedue le lingue. Ma al di là della lingua che usano, il loro soggetto rimane l’Albania, la memoria del loro luogo di nascita e, allo stesso tempo, la loro esperienza tra i due paesi.

A questo legame umano e letterario sarà dedicato il convegno, realizzato grazie al sostegno dell’Assessorato al Mediterraneo, Cultura e del Turismo della Regione Puglia e in collaborazione con Besa Editrice, Idk, Cesforia, il Cisva, la Fondazione Gramsci Puglia, l’Istituto Italiano di Cultura a Tirana e il Forum indipendente della Donna albanese.

Folta la delegazione di docenti dell’Università di Bari che interverrà all’iniziativa, tra cui Franco Botta, Giovanna Scianatico, Italo Garzia, Giuseppe Cascione. Con loro l’editore Livio Muci che da 20 anni promuove la conoscenza della cultura albanese in Italia, Natale Parisi della Fondazione Gramsci di Puglia, gli italianisti Emma Bond dell’Università di Edimburgo e Daniele Coberiati dell’Università di Bruxelles e soprattutto una nutrita rappresentanza degli scrittori albanesi di lingua italiana. Tra i docenti albanesi, associati del CISVA, che interverranno ci sono Artur Sula, Elona Ndoci, Klodeta Dibra, Alma Hafizi e Irena Lama Ndoci.
 E' al fenomeno degli scrittori che vivono in Italia e scrivono in italiano di tematiche albanesi che è dedicata la prima giornata. Saranno presentate e discusse le opere di Ornela Vorpsi, Ron Kubati, Artur Spanjolli, Anilda Ibrahimi, Arben Dedja, Darien Levani e Gezim Hajdari, tutti scrittori che vivono in Italia e hanno scelto l’italiano come lingua della scrittura raggiungendo nel nostro paese e non solo un discreto successo ma che non sono né conosciuti e sorprendentemente neppure tradotti in albanese. Nutrita anche la presenza di intellettuali,giornalisti e critici albanesi che con i loro colleghi italiani e con gli autori discuteranno di questa particolare vicenda, tra cui gli scrittori e opinionisti Piro Misha, Diana Chuli, Virgjl Muci, Rudina Xhunga. La sessione del 24 sarà invece dedicata ad un bilancio delle relazioni italo albanesi con la partecipazione da parte albanese dello storico ed ex ambasciatore in Italia Pellum Xhufi, del direttore della accademia diplomatica Anila Bitri,del capo delegazione al Consiglio d’Europa Valentina Leskaj e degli scrittori Fatos Lubonja, Diana Chuli, Mustafa Nano, Mentor Nazarko, Diana Kastrati.



Ai link sottostanti i programmi delle due giornate:

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